CORSO

L’IMPATTO DELLA PANDEMIA DA COVID-19 SULLA SALUTE MENTALE: NUOVI SCENARI CLINICI E PSICOPATOLOGICI

PARTECIPANTI: 100

19 maggio 2022 ‒ 19 maggio 2022

A distanza di quasi due anni dalla proclamazione dello stato di pandemia da parte dell’OMS, il SARS-CoV-2 ha provocato più di 2 milioni e mezzo di decessi, con un impatto significativo sulla popolazione mondiale anche in termini di salute mentale. Il COVID-19 si configura come una malattia a carattere sistemico con prevalente interessamento del sistema respiratorio, sebbene siano stati descritti differenti manifestazioni cliniche e gradi variabili di severità sintomatica. La maggior parte dei soggetti infetti sviluppa quadri clinici - da lievi a severi – e la totale assenza di sintomaticità è riportata solo in un caso su cinque. Un numero significativo di pazienti sta, inoltre, sperimentando una condizione denominata “sindrome post-COVID” o “long COVID”, le cui manifestazioni tendono a presentarsi in un lasso temporale variabile di 3-24 settimane dalla fase acuta e appaiono caratterizzate da dolore toracico, affaticamento cronico e dispnea, deficit cognitivi, artralgia, disturbi del sonno, mialgia, compromissione del funzionamento generale e disturbi psichici (in percentuali del 20-30%). Stime recenti riportano che, al pari dei pazienti con manifestazioni di grado moderato-severo, anche i soggetti paucisintomatici presentano, in un 10-
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35% dei casi, sintomi a distanza dall’infezione. Tra questi, stati depressivi appaiono maggiormente rappresentati e sembrano persistere più a lungo, a fronte di una graduale riduzione delle problematiche di natura ansiosa, cognitive e di insonnia. Inoltre, va sottolineato come alterazioni umorali abbiano interessato indistintamente sia la popolazione generale sia individui con preesistenti disturbi psichici, ed episodi affettivi di nuova insorgenza si siano riscontrati nel 10% circa di soggetti COVID-19 in assenza di una pregressa storia psichiatrica. Alla luce delle stime riportate e del considerevole impatto in termini di funzionamento generale e qualità di vita, appare evidente il bisogno di individuare strategie terapeutiche in grado non solo di prevenire un decorso severo della malattia, ma che dimostrino sufficiente efficacia e sicurezza anche nel trattamento delle sequele dell’infezione. Pertanto, approfondire i meccanismi sottostanti tali manifestazioni cliniche, soprattutto neuropsichiatriche, è fondamentale nell’ottica di implementare le conoscenze sul decorso naturale della malattia, nonché ai fini della gestione terapeutica e degli outcome clinici e funzionali a lungo termine.