La schizofrenia è una sindrome clinica eterogenea e multiforme sul piano psicopatologico, caratterizzata da un decorso cronico e spesso altamente invalidante, nonché da costi sociali ed economici elevati.
Il trattamento della schizofrenia si è giovato dell’avvento degli antipsicotici di seconda generazione poiché l’efficacia antipsicotica si è manifestata in assenza di rilevanti effetti extrapiramidali. L’efficacia sui sintomi negativi e cognitivi è risultata, però, spesso insoddisfacente.
La necessità di farmaci che possano agire come “stabilizzatori” dell’attività dopaminergica alterata nella schizofrenia, ovvero che abbiano un’azione simultanea su ambedue le disfunzioni del sistema della dopamina, ha favorito lo sviluppo dei nuovi agonisti parziali dei recettori dopaminergici D2 tra i quali brexpiprazolo che può rappresentare una interessante opzione terapeutica per poter personalizzare i piani di trattamento.
Il miglioramento degli esiti a lungo termine della malattia, il trattamento di giovani psicotici, anche con uso di sostanze, l’elevata aggressività e rischio suicidario, e il corretto intervento terapeutico rappresentano solo alcune delle problematiche che gli psichiatri si trovano a gestire nella loro quotidiana pratica clinica.
Obiettivo dell’evento, oltre all’approfondimento degli aspetti farmacologici della nuova molecola, è la condivisione e lo scambio di impressioni cliniche e terapeutiche tra colleghi che per varie motivazioni ancora non hanno una buona esperienza sul trattamento dei pazienti affetti da Schizofrenia, con altri che possono portare esperienze già di alto livello in questo campo.
Dettagli ECM
Codice: 375043 | Categoria: RES | Crediti: 11.3 |
Sede:
Ospedale SS. Annunziata, via dei Vestini, Chieti
Responsabile Scientifico e Relatore:
Giovanni Martinotti
Faculty:
Marco Alessandrini
Antonello Bellomo
Domenico De Berardis
Francesco Londrillo
Andrea Miuli
Carlo Luciano Paladini
Mauro Pettorruso
Destinatari:
Medico Chirurgo (Psichiatra)