CORSO

Terapia delle infezioni fungine sistemiche in pazienti ematologici

PARTECIPANTI: 25

25 maggio 2023 ‒ 25 maggio 2023

Le infezioni fungine invasive (IFI) sono una delle principali cause di morbilità e mortalità nei pazienti critici. Vi è stato un incremento di infezioni fungine negli ultimi anni, soprattutto di funghi filamentosi. Nell’ambito delle infezioni da lieviti, pur essendo prevalente la candida albicans, nuovi ceppi di candida-non albicans, a carattere clinico più aggressivo, sono risultati evidenti. Tra i funghi filamentosi, un ruolo preponderante è svolto dall’aspergillus, che ha una spiccata angioinvasività e si localizza prevalentemente nei polmoni, nei seni mascellari e nel sistema nervoso centrale. Anche se la maggioranza delle complicanze infettive è causata da Candida ed Aspergillus ,anche altri funghi, raramente patogeni nel soggetto immunocompetente, possono indurre in questa classe di pazienti infezioni spesso fatali.
Pazienti sottoposti a trattamenti chemioterapici per malattie ematologiche, in particolare quelli con leucemie acute e croniche, linfomi e quelli sottoposti a trapianto di midollo osseo sia autologo che allogenico, sono particolarmente predisposti a sviluppare infezioni fungine invasive. Queste complicanze infettive si manifestano sia quale risultato dell’alterata funzionalità delle difese dell’ospite, sia per le caratteristiche proprie della malattia ematologia. L’armamentario terapeutico si è arricchito negli anni con sempre nuove ed efficaci soluzioni. L’uso degli antifungini deve tenere conto da un lato dell’efficacia ma anche della tollerabilità. I Pazienti con infezioni fungine sistemiche son ad alto rischio di compromissione d’organo che possono compromettere la sopravvivenza. L’approccio multidisciplinare è spesso indispensabile soprattutto nei reparti di ematologia che quotidianamente si trovano a gestire un paziente critico, per il quale l’efficacia del percorso diagnostico terapeutico rappresenta una condizione cruciale per la sopravvivenza.